Comunicato Ministeriale 28 giugno 2021
DIREZIONE GENERALE INFRASTRUTTURE E SICUREZZA SISTEMI ENERGETICI E GEOMINERARI
- D.M. 15/02/2019 -
“Linee guida nazionali per la dismissione mineraria delle piattaforme per la coltivazione d’idrocarburi in mare e delle infrastrutture connesse”
https://unmig.mise.gov.it/index.php/it/?option=com_content&view=article&id=2036171&catid=235
Giugno 2022 anno LXVI, n. 6 - Carta dei titoli idrocarburi aggiornata al 30 giugno 2022
https://unmig.mise.gov.it/index.php/it/informazioni/buig
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21 febbraio 2019 - MISE:
Firmato il decreto di adozione delle Linee guida per la dismissione delle piattaforme offshore
21 febbraio 2019. Firmato e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, recante l’adozione delle Linee Guida per la dismissione delle piattaforme per la coltivazione degli idrocarburi in mare e delle infrastrutture connesse.
“Le Linee guida – dichiara il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’Energia Davide Crippa - rappresentano il primo passo concreto per il raggiungimento di uno degli obiettivi di politica energetica nel settore upstream, che è quello di identificare le migliori tecnologie disponibili per la dismissione mineraria delle piattaforme offshore. Riteniamo che tale percorso di dismissione dovrà essere compatibile sotto il profilo ambientale e sociale, oltre che tecnicamente ed economicamente sostenibile. Andranno valutati e promossi anche eventuali usi alternativi innovativi delle piattaforme, in un’ottica di economia circolare e crescita blu, soprattutto in considerazione del fatto che i costi stimati della dismissione, a carico dei soggetti gestori, ammonterebbero a diverse centinaia di milioni di euro”.
L’entrata in vigore delle Linee guida potrà inoltre avere un importante impatto sull’economia per l’apertura di nuovi cantieri e la creazione di posti di lavoro, sia per la dismissione delle piattaforme a fine vita che per la valorizzazione delle stesse in chiave non estrattiva, per un importo stimato diretto ed indiretto su territorio e le aziende di altrettante centinaia di milioni di euro.